MUSICA IN NEGOZIO: SOLO UNA TASSA O UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE?

Un aspetto che viene affrontato sempre alla fine ma che ha conseguenza sulle prime fasi del cantiere, è l’impianto di filodiffusione della musica nel proprio negozio.

 

È davvero importante affrontarlo perchè un bel negozio ma senza musica è come un tiramisù senza il caffè.

 

La musica riempie lo spazio e annulla quell’effetto di imbarazzo che si prova quando si entra in un posto nuovo. Il cliente che entra nel tuo negozio è uno sconosciuto che ha la percezione di entrare per la prima volta in casa di qualcun’altro. A maggior ragione quando il venditore lo osserva per aiutarlo o guidarlo alla vendita. Ricordo ancora quando ero venditore in negozio e dimenticavo di accendere la radio, entrava un cliente e nelle pause tra le mie parole e le sue riflessioni, si sentiva quel vuoto tremendo!

 

Per questo la musica è un elemento che spezza tale imbarazzo e aiuta a prendere confidenza con l’ambiente!

 

Oltre a questo la radio può essere usata come strumento di marketing: lo stile che desidero comunicare al mio cliente target passa dalla musica che scelgo di diffondere nel mio negozio.

 

Sai cos’è un cliente target? Se è un concetto strano, forse non hai ancora scaricato la nostra guida “5 pericolosi errori che commette chi vuole aprire un negozio”. Vai sul nostro sito e scarica questo preziosi contenuti gratuito! Non voglio interrompere la lettura ma è importante, per il successo della tua attività, che ogni aspetto sia curato.

 

Dicevamo, un negozio di giubbotti di pelle e borchie, di stivali con punte d’acciaio e piercing diffonderà probabilmente musica rock e metal. Una boutique userà musica classica o d’ambiente. L’erboristeria musica new age e così via…

 

Due sono gli aspetti tecnici da considerare: l’ampiezza del locale, il budget di spesa.

Un locale composto da un unico ambiente fino a 50 mq circa, difficilmente ha bisogno di casse acustiche potenti o di più punti dal quale diffondere. è sufficiente una cassa, una radio o un pc dal quale trasmettere la musica. Ambienti più composti e più grandi, invece, hanno bisogno di un impianto dove si decide da subito dove posizionare l’output e di conseguenza progettare l’impianto elettrico, far passare i fili e convogliarli tutti dove sarà posizionato la radio+lettore cd ecc…

 

Ricorda che mettendo la musica all’interno del proprio locale occorre pagare i diritti SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori e al SFC, Società Consortile dei Fonografici. Giustamente queste due società difendono i diritti d’autore e di riproduzione dei brani pertanto, pagare tali diritti è obbligatorio oltre ad essere una questione di rispetto verso chi ha svolto un duro lavoro.

 

Come fare quindi per avere la musica nel tuo negozio rispettando la legge e pagando il giusto?

Innanzitutto bisogna chiarire che non c’è differenza tra chi trasmette musica tramite una radio comune, un cd o una shop radio. Tutti sono obbligati. Il quanto lo si determina in base alle seguenti caratteristiche:

  • area di vendita espressa in mq (metri quadri)
  • tipo di sorgente atti alla riproduzione come radio, tv, cd, ecc.. (appunto: se il televisore è più grande di 37” il costo sarà maggiore!)
  • il numero di diffusori (casse audio)

 

In questa tabella trovi le tariffe che SIAE applica per i negozianti. In questo modo puoi preventivare le spese annuali che dovrai affrontare:

siae

Ad esempio:

Supponiamo tu abbia dunque un negozio di 80 mq, un televisore 42” e 2 altoparlanti. In questo caso il tuo negozio è alla seconda riga, tra i 51 e i 100 mq, il costo per il televisore è 190 € l’anno, e siccome supera i 40”, dovrai raddoppiare l’importo e aggiungere al totale il 10% relativamente al numero dei diffusori.

 

Nel caso di SCF oltre a guardare la tabella, è importante sapere che se diffondi brandi attraverso una chiavetta usb, su dvd o cd masterizzati, su un pc, hd esterni o lettori mp3, stai diffondendo musica “copiata” e dovrai corrispondere il 50% in più sul totale. In questa tabella trovi le tariffe che SCF applica per i negozianti.

scf

 

Esisterà un modo per risparmiare su tutti questi costi? Già si affrontano mille spese!

 

SIAE e SCF hanno stipulato convenzioni con alcune istituzioni e associazioni. Nel tuo caso questi sono gli enti e le associazioni convenzionate che puoi contattare per avere maggiori informazioni:

Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Confcommercio, Fipe – Confesercenti, FIEPET, CNA, Casartigiani, Confcooperative, Federmoda e Federdistribuzione, Confartigianato, Federfarma.

 

In alternativa c’è la possibilità di riprodurre la musica in negozio senza SIAE e SCF dimezzando i costi. Il modo?

Trasmettendo brani “sconosciuti” o chiamati anche Cretive Common o Copyleft. Questo tipo di musica la trovi attraverso società alternative dove alcuni artisti firmano contratti di tutela per le proprie opere musicali.

Realtà come Soundreef e Jamendo offrono un catalogo di centinaia di migliaia di brani musicali divisi per generi. Per essere sicuri che questa è la scelta che fa per te, ascolta fino alla fine diversi brani perché alcune volte, gli artisti non sempre sono di grande talento.

Se hai una strategia mirata di comunicazione attraverso la musica per il tuo negozio, questa probabilmente non è la scelta più felice.

Il vantaggio è che mediamente, affronti un costo di € 95 annui per un negozio sotto i 100 mq senza limiti sul numero di diffusori. Insomma, una bella differenza!

 

Attenzione! Servizi musicali in streaming come Deezer o Spotify o simili non sono una valida alternativa perché non forniscono licenze “premium” che ti permettono di trasmettere per fini commerciali.

 

Ultimo consiglio: contatta le associazioni convenzionate con SIAE e SCF per ottenere uno sconto sul dovuto. Massima resa, minima spesa… io ti ho avvisato!

 

Vuoi iniziare una ristrutturazione e vorresti farla bene e una volta per tutte? contattaci e trasformiamo il tuo spazio nel tuo business!

 

Stocco 011.247.65.64 o mandaci una mail su info@stoccocontract.it

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